Il 2012 tra poche ore entrerà a far parte del passato...e sarà
2013. Per il nuovo anno un augurio
affettuoso a tutti ma in particolare alle donne, tutte le donne, di ogni età.
Che non ci siano più donne derise, maltrattate, umiliate. Che la violenza,
espressione umana aliena alla loro natura e alla loro sensibilità, non le
offenda o ferisca nel corpo e nell’anima. Che non ci siano più donne picchiate,
uccise per aver rivendicato il diritto alla libertà di pensiero e di azione;
che ognuna di loro possa sempre determinare il corso della propria vita. Che la
ricchezza del loro pensiero e la straordinaria gamma dei loro sentimenti possano
essere valorizzati, nel pubblico e nel privato, in un mondo ancora troppo determinato
dal pensiero maschile. Che possano portare il loro imprescindibile, prezioso
contributo per creare un mondo migliore, un mondo in cui il rispetto, la
tenerezza, la lungimiranza, l’amore e la pace possano finalmente avere un’espressione
viva e duratura.
Grazie! L'auspicio è che svaniscano i pregiudizi ancora esistenti e che al tempo stesso maschile e femminile si possano esprimere mantenendo e valorizzando le loro peculiarità.
RispondiEliminaGrazie infinite per queste bellissime parole!!! Spero davvero che tutto ciò si possa avverare al meglio!
RispondiEliminaUn pensiero bellissimo, uno tra i migliori auguri che si possano fare.
RispondiEliminaIl rispetto per la Donna è anche il rispetto per la Vita.
Giuseppe Tommasi
Grazie Giuseppe.
EliminaGrazie di questo bellissimo pensiero con cui si apre il nuovo anno, e che tocca il cuore.
RispondiEliminaAuguri a tutti!
Anto
Guardo passare affascinata la variopinta folla che si affretta tra marmorei luccicanti corridoi, viene inghiottita da intrichi di veloci scale mobili, del tutto simili alle scale impossibili di Escher, o si ferma a comprare un take away, dagli odori improponibili per un occidentale a quest'ora del mattino, nelle animate food court che popolano i sotterranei della cittá...donne di ogni razza, colore, estrazione sociale, etá, donne con il velo e donne in shorts, con i tacchi a spillo o con le flip-flap (il nostro infradito)... Una piccola signora dall'etá indefinibile, ma che gli stenti della vita sembrano rendere piú vecchia di quel che potrebbe essere, con un sorriso che rivela una fila di denti ingialliti e due occhi che si fanno ancor piú a fessura, mi porge il quotidiano di Singapore in distribuzione gratuita ai passanti. Tra le notizie economiche, che prevalgono su tutte, ad indicare lo spirito che da sempre contraddistingue questo civilizzato Paese, dove l'integrazione di popoli diversi ha dato vita ad una società dinamica e ben funzionante, mi soffermo a leggere la tristissima notizia del decesso avvenuto in un ospedale di Singapore, dove era stata trasferita, della giovane ventitreenne indiana picchiata e violentata su un autobus a New Delhi, morta per le ferite riportate. Era una studentessa di medicina, si affacciava alla vita, stava faticosamente costruendo il suo futuro in una parte del mondo dove la donna puó ancora valere meno di un animale... provo orrore e non riesco a capacitarmi di una tale arretratezza, ignoranza, violenza... Sollevo la testa, tutt'intorno la gente continua a spostarsi freneticamente come in un grande formicaio, c'é ancora molto nel mondo da fare perché le donne possano essere libere... Mi unisco al coro degli auguri affinché questo 2013 vada nella giusta direzione e non si debbano piú leggere cronache di tale inaudita violenza.
RispondiEliminaGrazie per la tua bellissima testimonianza. Un mondo al "femminile" sarebbe senza dubbio un mondo migliore.
RispondiEliminaSono "già" tre giorni che è il 2013 e mi metto a raccogliere i calendari del 2012 per buttarli, sostituiti ormai da quelli nuovi, tesi, intonsi. Eppure nutro qualche remora a staccarmene. Li piego delicatamente e li accarezzo, quasi a voler trattenere, ancora un po', il tempo che racchiudono e che in realtà è andato via per sempre. Il passare del tempo è per tutti. In questo è proprio democratico. Per le donne è comunque deleterio..Eppure, mentre sto scrivendo, mi viene in mente la Grande Rita Levi Montalcini: 103 anni e se ne è andata "colta da malore". Dormiva poco perché non aveva tempo da perdere..Quante rughe, ma una bellezza da premio "Nobel"..Diceva di avere un "cervello mediocre" e che la sua forza era l'essere ottimista e trasformare un deficit in una risorsa. Esortava i giovani e le donne (in Africa si è impegnata per la loro istruzione) a non avere paura del futuro, nemmeno delle persecuzioni, ma ad avere fiducia prima di tutto in se stessi. Che donna! Ora mi guardo al mio specchio immaginario e nonostante le pieghe mi vedo "bella" (tanto chi c'è?!). Il tempo lascia il segno, ma è senz'altro meglio lasciare anche un segno nel tempo..e tutte quelle donne che si stanno sacrificando, anche con la vita, in tutto il mondo lo stanno facendo a vantaggio dei loro figli. A tutti voi del blog, anche se non vi conosco, un augurio di giorni felici e una preghiera, quella di andare su You Tube ad ascoltare la canzone di Mia Martini "Gli uomini non cambiano"..solo per riflettere un altro po'..Ah! i calendari non li butto, mi serviranno per appuntare qualche ricetta o per fare qualche conto..quando cerchi un pezzo di carta non c'è mai....
RispondiEliminaMCF
...Donne...quando l'intelligenza si coniuga con la sensibilità e...la follia
RispondiEliminaIo non ho bisogno di denaro
ho bisogno di sentimenti
di parole
di parole scelte sapientemente
di fiori detti pensieri
di rose dette presenze
di sogni che abitino gli alberi
di canzoni che facciano danzare le statue
di stelle che mormorino
all'orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia
questa magia che brucia
la pesantezza delle parole
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Alda Merini
Elisabetta Zuliani