

Qualche giorno fa, in un vecchio
cassetto, ho ritrovato una lettera ingiallita dagli anni. Il bollo postale,
ancora perfettamente leggibile, indica la data: 23 Aprile, 1940. La busta,
intatta nonostante siano trascorsi 82 anni, contiene un foglio profumato di
colore rosa e…dolcissimo allegato…due foglioline unite tra loro da un filo
rosso. Questa lettera, scritta da mia madre poco più che bambina a una sua
cugina lontana, ha resistito al trascorrere del tempo, ai traslochi e alle
scomparse delle due piccole corrispondenti. Che testimonianza straordinaria di
trasporto infantile e di antiche abitudine in disuso.
Sono molti anni che non scrivo una
lettera e tanti anni che non ne ricevo. Che dolce, e a volte struggente, era un tempo
l’attesa di una lettera da parte di una persona cara. E che gioia intensa
trovarla nella cassetta dopo giorni e giorni di aspettativa delusa. Le lettere
scritte da ragazzo a un amico, alla mia famiglia, a un tenero amore lontano,
vorrei poterle rivedere, sentirne la dolce consistenza, rileggerle e
raccoglierle in uno scrigno da conservare gelosamente in un cassetto.
Così come vorrei poter riavere tutte per me le lettere ricevute negli anni;
leggerle e rileggerle più volte prima di riporle nello scrigno segreto,
riservando il posto d’onore all’ultima lettera che ha riscaldato il mio cuore.